OSINT Open Source Intelligence come analizzare informazioni da fonti aperte?
Il termine “Open Source Intelligence” fa riferimento nello specifico alle fonti aperte e pubbliche, liberamente accessibili a chiunque.
Le fonti che vengono utilizzate in questa particolare classificazione di Intelligence sono:
I mezzi di comunicazione di massa (media) quali quotidiani, riviste, radio, televisione, blog e siti web;
Informazioni pubbliche come i rapporti governativi o ministeriali, i piani finanziari, i dati demografici, le conferenze ed i comunicati stampa, i discorsi, gli avvisi di istituzioni e forze di polizia, gli avvisi dell’aeronautica e della marina, i dibattiti legislativi e gli atti politici;
Riscontri immediati ed osservazioni dirette come le fotografie di normali cittadini, elenchi telefonici, mappe, filmati;
Professionisti e studiosi attraverso conferenze, simposi, lezioni universitarie, associazioni professionali, progetti urbani e pubblicazioni scientifiche.
L’OSINT si distingue dalla ricerca perché applica un processo di gestione delle informazioni con lo scopo di creare una specifica conoscenza in supporto ad una decisione di un individuo o gruppo.
Questo approccio nella ricerca è il prodotto dalle informazioni pubblicamente disponibili che sono raccolte, sfruttate e diffuse in modo tempestivo presso un pubblico appropriato allo scopo di soddisfare uno specifico requisito di intelligence.
Non bisogna assolutamente pensare che quando parliamo di fonti aperte (open source) ci riferiamo a informazioni offerte gratuitamente ma semplicemente a informazioni liberamente accessibili.
Un quotidiano ha un costo, alcuni siti offrono degli accessi a pagamento, operatori economici vendono “prodotti informativi” utili all’analisi dei mercati e così via.
Con Internet, le comunicazioni istantanee e la ricerca avanzata sui media, il nucleo dell’intelligenceutilizzabile è in grado di consentire previsioni e può essere ricavata da fonti pubbliche, non “classificate”.
Le agenzie governative sono state lente ad adottare OSINT ed a convincersi di disporre già di flussi informativi validi provenienti dai mezzi di comunicazione di massa, da registri pubblici,istituzioni scolastiche, database di statistiche etc.
L’approccio che ha un comune cittadino nel fruire una determinata fonte è estremamente limitato e dipende principalmente dall’universo valoriale a cui fa riferimento, dalla capacità critica e dal tempo disponibile.
Ad esempio valutare analiticamente una notizia data dalla stampa con il modello dell’Open Souce Intelligence significa mettere a confronto tutte le testate che l’hanno diffusa, con grande attenzione alla caratterizzazione del giornalista, del caporedattore, del titolista, dell’impaginatore, del direttore, della proprietà e di elementi apparentemente estranei come il particolare contesto politico.
IN CONCLUSIONE POSSIAMO AFFERMARE CHE SPESSO GRAN PARTE DELLE INFORMAZIONI CHE CI OCCORRONO A VALUTARE UN EVENTO E PRENDERE UNA DELICATA DECISIONE SONO GIÀ DISPONIBILI E NON NECESSITANO COMPLESSE E DISPENDIOSE OPERAZIONI DI INTELLIGENCE.
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