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COMINT: l’impegno della Difesa sul Dominio spaziale

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Avete mai riflettuto sul fatto che settori di grande rilievo economico come i sistemi di pagamento elettronici, le reti di telecomunicazioni mobili, il controllo del traffico aereo, le navigazione satellitare, le previsioni del tempo, le prospezioni e controllo del territorio dipendono tutte dalle infrastrutture spaziali? L’accesso allo spazio comporta una varietà di applicazioni che ognuno di noi spesso neanche conosce.

Lo sviluppo tecnologico e la diminuzione dei costi hanno consentito, negli ultimi anni, ad un numero sempre maggiore di Paesi e di aziende di partecipare allo sviluppo del Dominio Spaziale e, proprio per questa ragione, la Difesa ha deciso di incrementare in modo significativo il proprio impegno sulle politiche inerenti allo spazio.

Le imprese spaziali sono sempre state sinonimo di progresso e motivo di prestigio internazionale e negli anni, da strumento di politica estera e di supremazia tecnologica, lo spazio si è sempre più affermato come una risorsa indispensabile per tutti, diventando l’ambiente ottimale per svolgere funzioni quali il monitoraggio della Terra, le telecomunicazioni e la geo‐localizzazione.

La decima seduta del Comint e il Dominio spaziale

Questa mattina, in rappresentanza del Dicastero, ho partecipato alla decima seduta del Comitato interministeriale per le politiche relative allo spazio e alla ricerca spaziale (COMINT), presieduta dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Riccardo Fraccaro.

Nel corso della riunione è stato presentato uno studio effettuato dall’ASI, con il supporto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in merito al funzionamento della struttura, in termini di dotazione ed organizzazione. Durante l’incontro è stato affrontato anche il tema relativo alla predisposizione della relazione alle Camere sull’illustrazione dell’attività e dei risultati degli investimenti nel settore spaziale ed aerospaziale per l’anno 2020.

Comint: l’impegno della Difesa

Riguardo l’impegno e gli investimenti nel settore spaziale ed aerospaziale per il 2020, la Difesa ha proposto delle modifiche al documento presentato alle Camere che sono state recepite e che hanno riguardato principalmente l’inserimento dello Space Surveillance and Tracking tra i settori prioritari del Documento Strategico di Politica Spaziale nazionale.

L’interesse della Difesa sulla gestione del Dominio Spazio è stata evidenziata anche dalla creazione del Comando Operazioni Spaziali (COS), avvenuta recentemente, che ha sottolineato anche l’importanza di richiede una sempre più determinata e sinergica capacità collaborativa con gli alleati.

L’Italia è decisa a conferire un ruolo di primo piano alle politiche spaziali, al fine di favorire la crescita del Paese, per dare sostegno alla ricerca, allo sviluppo e alla competitività delle nostre aziende.

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