La Salernitana torna in Serie A dopo più di 20 anni e Salerno fa festa.
Una grande gioia che porta per un attimo la mente lontana dalle difficoltà che tutti hanno attraversato in quest’anno e poco più, fatto di restrizioni, chiusure e sacrifici indescrivibili. Una boccata di aria fresca.
Conosco la mia città e la grande passione calcistica che la lega alla sua squadra. Tantissime persone sono scese in strada munite di bandiera, trombette e maglietta granata, come accaduto in occasione di festeggiamenti in altre grandi piazze italiane, con la voglia di essere protagonisti di una festa per un risultato sportivo storico.
La Salernitana in Serie A è un bene per tutti, non solo per i tifosi, ma per l’intero territorio e le attività commerciali. Alla società, al Mister e ai calciatori faccio i complimenti per il grande risultato sportivo raggiunto, passo dopo passo, partita dopo partita, facendo meglio delle “favorite” contro ogni pronostico.
Vincere così è ancora più bello, spiace solo che i tifosi non abbiano potuto esprimere la loro grande gioia, di volta in volta, sugli spalti dell’Arechi.
Dispiace anche che in questi giorni Salerno e la tifoseria granata siano stati citati dai quotidiani nazionali per fatti commessi con molta probabilità da un paio di teppisti che nulla hanno a che fare con il tifo organizzato. Azioni individuali che hanno fatto sì che venisse gettato discredito sulla città occultando ciò che doveva emergere davvero, ossia la felicità di tutta la comunità granata.
Anche durante i festeggiamenti, come testimoniano alcuni video che girano sul web in queste ore, pochi scalmanati che con molta probabilità non vedevano l’ora di trovare una scusa per far casino, hanno approfittato della promozione per mostrare a tutti la loro inciviltà, recando danni ai locali che li ospitavano.
Spero in tutta sincerità che questi scostumati e delinquenti siano presto individuati e che rispondano alla giustizia delle loro azioni.
Per la Serie A c’è bisogno non solo di una società e di una squadra forte, ma anche di una città matura capace di isolare ed “annullare” quei teppisti che, con le loro azioni, sono capaci soltanto di rovinare momenti di gioia.
Infine, ma non per ultimo, sono rimasto sconvolto dalla prematura scomparsa di Loris, 28 anni.
Una vita intera ad attendere la promozione della tua squadra del cuore e poi, neanche il tempo di festeggiare che un tragico incidente in motorino ti porta via dai tuoi cari, dai tuoi amici, dalle tue passioni e dal tuo futuro. Un destino ingiusto, queste sono tragedie che non dovrebbero mai accadere.
A tutti coloro che ti hanno voluto bene, alla tua famiglia e ai tuoi amici, mando un grande abbraccio, unendomi al loro dolore.