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La mia missione al Pentagono

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È trascorsa un’altra giornata a Washington D.C., forse la più impegnativa di tutta la missione. Ho pochissime foto da mostrarvi perché gli incontri sono stati fatti in luoghi particolarmente classificati.

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Questa mattina ho incontrato Mrs Ellen Lord, Sottosegretario alla Difesa degli Stati Uniti, con la quale ho avuto un colloquio proficuo e costruttivo. Abbiamo spaziato sulle tematiche più significative ed importanti di natura industriale e di cooperazione nel settore della Difesa.

La Lord mi ha chiesto in particolare del programma F35. Me l’aspettavo. Con l’estrema sincerità che lega due popoli amici e con assoluta fermezza ho espresso le molteplici perplessità che questo governo ha sul programma. Ho chiaramente detto che è in atto uno studio specifico, approfondito ed attento sul dossier F35, mirato a verificarne anche il rapporto costi/benefici.

In 20 anni abbiamo già speso diversi miliardi. Una volta completato lo studio, il Ministro Trenta lo sottoporrà al Presidente Conte per le opportune valutazioni e conseguenti decisioni. Nel contempo ho anche chiesto al mio omologo statunitense di supportarci politicamente nell’indirizzare altri Paesi a realizzare i propri velivoli in Italia presso la FACO di Cameri, asset strategico della nostra Aeronautica Militare, al fine di salvaguardare le capacità occupazionali dello stabilimento. Con Mrs Lord abbiamo poi affrontato la tematica della cyber security e l’eventualità di iniziare collaborazioni specifiche nel settore.

La mattinata è proseguita con l’incontro del Generale Edwin Wilson, responsabile del settore Cyber Defense USA. Abbiamo affrontato approfondimenti sulla legislazione, sia statunitense che italiana, che disciplina lo specifico settore. Si è parlato di formazione, di reclutamento e di future linee guida per la cyber a livello globale. Ci siamo intesi da subito e ripromessi di incontrarci nuovamente al più presto per partire con nuove ed importanti collaborazioni Italia/USA.

Nella giornata odierna ho anche incontrato presso la DIA (Defense Intelligence Agency) il Generale Robert Ashley. In un ambiente di particolare amicizia e apertura abbiamo discusso importanti temi di reciproco interesse, riguardanti: la protezione cibernetica delle nostre infrastrutture militari, le procedure e le best practices per la formazione del personale e per l’incremento della cultura della sicurezza informatica e la tutela del nostro patrimonio tecnologico e di conoscenze. Abbiamo infine concordato di incrementare la già ottima collaborazione nel settore attraverso dedicati incontri tra esperti.
Il Gen. Ashley mi ha infine ringraziato per il contributo e il ruolo che l’Italia svolge con i propri militari in molteplici e difficili Teatri operativi nel mondo.

Ho visitato naturalmente il Pentagono ed in particolare il Memorial dedicato alle vittime dell’11 settembre 2001. Una ferita alla democrazia che non si potrà mai rimarginare.

È stata una giornata lunga ed intensa, sono molto stanco ma altrettanto soddisfatto 👍🇮🇹🇺🇸

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