Forse avremmo voluto vedere una riga sui quotidiani a diffusione nazionale circa il processo Chernobyl, la cui terza udienza preliminare si è tenuta a Salerno il 20 febbraio scorso, a sette anni circa dalla chiusura delle indagini.
Una massa di rifiuti illecitamente smaltiti (980.000 tonnellate) pari a quella contenuta in una fila di TIR lunga quanto il tratto Palermo-Milano.
Richieste di rinvio a giudizio per 39 indagati. Illeciti profitti (stima per difetto della Procura sammaritana) di 50 milioni di euro nell’attività monitorata (2006/2007).
Il reato più grave è quello di disastro ambientale, lo stesso capo di imputazione addebitato a 98 persone che, per via della prescrizione, hanno visto il rischio di una pena svanito nell’identico processo scaturito dall’inchiesta “Cassiopea”, condotta nel 2001 dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere.
La quarta (e si spera ultima) udienza preliminare si terrà, sempre a Salerno, il 25 febbraio. Il rischio prescrizione, per i meccanismi messi in atto anche nel processo “Cassiopea”, incombe.
In Campania si contano i morti di una guerra combattuta ad armi impari.
Da un lato chi fa lauti profitti con i rifiuti da anni, dall’altro poche persone di buona volontà che – tra mille difficoltà – cercano di arrivare a uno straccio di verità su quello che sta succedendo in quello che era il “giardino di Europa”.
L’opera della camorra (lettera molto piccola) e di altri sconsiderati ha ridotto il giardino in un immondezzaio, come ci ha ribadito un pentito il cui nome non vogliamo nemmeno nominare.
In tutti questi anni la stampa ha relegato nella cronaca locale (considerata quasi una sorella minore) questi fenomeni. Di conseguenza, la politica ha fatto finta di non vedere.
Adesso, però, il triste presagio di quello stesso pentito si sta avverando.
Ci si chiede solo quando ci sveglieremo da questo lungo letargo collettivo.
Molti cittadini saranno a Salerno, martedì 25 febbraio, per manifestare la proprio vicinanza alle persone che stanno lottando per la loro terra, costituendosi parte civile nel processo Chernobyl, di cui si auspica una rapida conslusione, che eviti la prescrizione.
[…] andai a fare un sopralluogo su alcuni terreni agricoli coinvolti nel mai iniziato processo Chernobyl… Tale processo avrebbe dovuto avere inizio tra il 2006 e il 2007 presso il Tribunale di Santa […]