Questa mattina ho partecipato al webinar “Sinergie Esercito e Industrie Difesa” che ha visto la partecipazione dei vertici del Dicastero, della Forza armata e la presenza dell’Industria nazionale.
Abbiamo fatto un approfondimento e il punto della situazione sui principali programmi di cooperazione tra l’Esercito Italiano, il comparto industriale e altri attori istituzionali nel campo dello sviluppo e della ricerca. Nel corso del seminario sono intervenuti, tra gli altri, il Generale Enzo Vecciarelli, il Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, l’AD di Leonardo, dott. Alessandro Profumo, l’AD di IVECO, ing. Claudio Catalano, il Presidente di AIAD, dott. Guido Crosetto.
Negli ultimi due anni e mezzo, l’Esercito ha dato un forte impulso al processo di rinnovamento dello strumento militare, soprattutto nell’ottica dei nuovi scenari di impiego più complessi e impegnativi.
Volgendo uno sguardo al futuro, più in generale, ci rendiamo conto che il cambiamento tecnologico e innovativo avanza a velocità sempre più elevata. Per restare al passo con i tempi, dobbiamo essere in grado di governare questo fenomeno, piuttosto che subirlo. Riuscire in questa importante sfida vuol dire, da un lato dare una risposta unitaria dalla forte connotazione nazionale e dall’altro puntare alle alleanze internazionali, soprattutto in chiave europea.
Una tale azione può nascere solo da uno scambio reciproco tra tutti gli stakeholder. Per realizzarla è necessario condividere luoghi comuni di confronto e di riflessione, prevedendo anche l’istituzionalizzazione dei processi con tavoli decisionali. Tra gli elementi di successo ci sono senza dubbio, l’impiego di militari come ufficiali di collegamento nelle industrie e la diffusione della cultura della Difesa e della sicurezza per coinvolgere non solo gli addetti ai lavori, bensì un pubblico più ampio che non sia solo quello di nicchia. Ragionare in questi termini, vuol dire creare pensiero strategico oggi per costruire il domani e per quindi sopravvivere come Sistema Paese dopodomani.
Il settore dell’industria e le Forze armate, grazie al loro specifico patrimonio di genialità e capacità, rappresentano congiuntamente uno dei maggiori propulsori economici del Sistema Paese, nonché indiscusso fattore di competitività, crescita e sovranità nazionale.
Le nostre eccellenze meritano di essere valorizzate. Abbiamo veri e propri talenti da proteggere e su cui investire. Lavorare bene insieme vuol dire risparmiare e raggiungere importanti risultati per il bene comune.