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Generale Vecciarelli nominato Capo di Stato Maggiore della Difesa

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Congratulazioni al Generale di Squadra Aerea Enzo Vecciarelli che assumerà l’incarico di Capo di Stato Maggiore della Difesa. (dal 5 novembre 2021 subentra l’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone)

Comandante di cui apprezzo le ottime doti professionali e altissime qualità umane: questa nomina ne rappresenta il giusto riconoscimento.

Sono certo guiderà con saggezza e slancio le Forze Armate della Difesa in questa delicata fase di riorganizzazione e ottimizzazione dello strumento militare.

Al Generale di Squadra Aerea Alberto Rosso che lo succederà al comando dell’Aeronautica Militare auguro buon lavoro!

Il Sottosegretario di Stato alla Difesa Angelo Tofalo con il Generale di Squadra Aerea Enzo Vecciarelli che assumerà l’incarico di Capo di Stato Maggiore della Difesa.
Il Generale di Squadra Aerea Enzo Vecciarelli che assumerà l’incarico di Capo di Stato Maggiore della Difesa.
Generale di Squadra Aerea Alberto Rosso che succederà il Generale di Squadra Aerea Enzo Vecciarelli al comando dell’Aeronautica Militare

La configurazione della carica e le attribuzioni del Capo di Stato Maggiore della Difesa derivano dai principi stabiliti dalla Legge 18 febbraio 1997, n. 25, sui vertici militari.

Il Capo di Stato Maggiore della Difesa è un Ufficiale dell’Esercito, della Marina o dell’Aeronautica che all’atto della nomina riveste il grado di Generale di Corpo d’Armata, Ammiraglio di Squadra o Generale di Squadra Aerea in servizio permanente; è nominato con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della Difesa; dipende direttamente dal Ministro della Difesa, di cui è l’alto consigliere tecnico-militare ed al quale risponde dell’attuazione delle direttive ricevute; è gerarchicamente sovraordinato ai Capi di Stato Maggiore di Forza Armata e, per quanto attiene alle attribuzioni tecnico-operative, al Segretario Generale della Difesa; fa parte, in qualità di membro di diritto, del Consiglio Supremo di Difesa; in caso di assenza, impedimento o vacanza della carica, è sostituito dal più anziano in carica tra i Capi di Stato Maggiore di Forza Armata.

Nel nuovo sistema ordinativo definito dalla Legge n. 25/1997 figura preminente tra gli organi di vertice della Difesa è il Capo di Stato Maggiore della Difesa il quale, come già accennato, dipende direttamente dal Ministro ed ha alle sue dipendenze i Capi di Stato maggiore di Forza armata e, per quanto riguarda le attribuzioni tecnico-operative, il Segretario Generale della Difesa.

Tale rapporto di dipendenza deriva dal fatto che il Capo di Stato Maggiore, in base alle direttive impartite dal Ministro, è responsabile della pianificazione, della predisposizione e dell’impiego delle Forze Armate nel loro complesso: per tali attività dispone di uno Stato Maggiore e si avvale di un Comando Operativo di Vertice Interforze.

E’ tenuto a predisporre, sentiti i Capi di Stato Maggiore di Forza Armata, la pianificazione generale finanziaria e quella operativa interforze, nonché a definire i conseguenti programmi tecnico-finanziari.

In modo particolare, esercita il controllo operativo dei fondi destinati al settore investimento e al settore funzionamento, al fine di definire le priorità delle esigenze operative e dei relativi programmi, nel primo caso, e di stabilire i criteri di massima nel secondo, sempre nel quadro della migliore utilizzazione delle risorse finanziarie disponibili.

Nel settore investimento, emana le direttive volte alla realizzazione dei singoli programmi e all’assegnazione dei relativi mezzi finanziari.

Nel settore funzionamento, esercita l’impiego operativo dei fondi destinati ai singoli enti direttamente dipendenti, assegnando loro i relativi mezzi finanziari.

In ogni caso, il controllo operativo rimane di esclusiva competenza del Capo di Stato Maggiore della Difesa, dato che allo stesso spetta la predisposizione della pianificazione generale finanziaria e di quella operativa interforze.

In particolare, per controllo operativo dei fondi si intende l’attività direttiva intesa a valutare ed armonizzare i programmi con le risorse finanziarie nelle loro reciproche influenze, in rapporto agli obiettivi da realizzare, nonché a seguire, nelle sue linee generali, l’andamento dei programmi per disporre, esercizio durante, eventuali provvedimenti correttivi in relazione a possibili eccedenze o carenze di fondi nei vari settori, oppure nuove esigenze con elevato grado di priorità.

Al Capo di Stato Maggiore della Difesa sono attribuite anche tutte le attività inerenti alla struttura e all’organizzazione tecnico-operativa delle Forze Armate, nonché l’adozione delle misure riguardanti l’impiego del personale militare (o anche civile) in ambito interforze, internazionale o presso altri dicasteri.

In tale contesto, spetta al Capo di Stato Maggiore della Difesa fornire indicazioni al Ministro in merito alla nomina del Segretario Generale, dei Capi di Stato Maggiore di Forza Armata nonché in merito alla destinazione negli incarichi di Forza Armata dei Tenenti Generali e gradi corrispondenti.

Buon lavoro Generale Vecciarelli, buon lavoro Generale Rosso.

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