La Germania ha annunciato la decisione di destinare più del 2% del Pil tedesco alla Difesa, puntando su riforme strutturali dell’intero comparto. La scelta è probabilmente una conseguenza dell’invasione decisa da Vladimir Putin contro l’Ucraina, ma risponde a una necessità individuata dall’Occidente già dal 2014.
Di fronte a questo cambio di passo, l’Italia è pronta ad avviarsi lungo lo stesso percorso?
Ne abbiamo parlato ieri al live talk “Obiettivo 2%. La Difesa italiana all’esame di maturità”, organizzato da Airpress.
Ci siamo confrontati in un interessante dibattito a cui, oltre me, hanno partecipato il Sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè, il presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir) Adolfo Urso, i colleghi membri della commissione Difesa della Camera dei deputati, Roberto Paolo Ferrari, Alberto Pagani e Maria Tripodi.
A moderare il dibattito Flavia Giacobbe, direttore delle riviste Airpress e Formiche.