Ho protocollato una interrogazione concernente il sito archeologico che si trova a Bari Palese-Macchie.
Siamo di fronte all’ennesimo progetto di stupro ai danni del nostro patrimonio archeologico, in imminente realizzazione.
L’interesse della zona è nota dal 1987, quando sulla spiaggia poco distante, fu rintracciato parte dell’abitato neolitico.
L’intera zona fu quindi sottoposta a vincolo archeologico, inclusa la villa e il giardino del sito in questione.
Alcuni anni fa l’intera struttura è stata acquistata da un magistrato, con l’intenzione di costruirci delle villette a schiera.
Essendo la zona sottoposta a vincolo, si è resa necessaria l’indagine preventiva. Il proprietario ha finanziato lo scavo della soprintendenza che è andato avanti per circa un anno.
Per gli archeologi da subito è emersa l’eccezionalità del sito: imponenti strutture murarie a doppio paramento, pavimenti in lastrine di pietra, fornaci perfettamente conservate con il carico di vasi ancora in sito, sette delle sepolture della necropoli neolitica, e in particolare una sepoltura con idolo femminile che ha solo uno o due confronti in Italia, oltre a frammenti di ceramica neolitica, di tipo impressa, a bande rosse, Serra d’Alto, con alto indice di ricomponibilità.
Diversi professori hanno visitato il sito affermandone la sua unicità al mondo e che per le sue caratteristiche ha confronti solo in Oriente, oltre ciò, esso è stato scoperto solo in minima parte.
Tutto ciò che ancora nasconde rischia di non poter mai tornare alla luce poiché il soprintendente responsabile ha dato il via libera alla costruzione delle villette, senza obbligo di preservare le strutture presenti.
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>>>Qui l’interrogazione presentata al Ministro<<<
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Interrogazione a risposta scritta
Al Ministro dei Beni Culturali
Al Ministro degli Interni
Per Sapere – Premesso che:
Il sito in questione si trova a Bari Palese Macchie, in via Vittorio Veneto, accanto alla chiesa Stella Maris.
L’interesse della zona è noto dal 1987, quando sulla spiaggia poco distante, fu rintracciato parte dell’abitato neolitico.
La zona è sottoposta a vincolo archeologico, inclusa la villa e il giardino del sito in questione.
L’intera struttura è stata acquistata da un magistrato, alcuni anni fa, con l’intenzione di costruirci delle villette a schiera. Essendo la zona sottoposta a vincolo, si è resa necessaria l’indagine preventiva.
Da subito è emersa l’eccezionalità del sito: imponenti strutture murarie a doppio paramento, pavimenti in lastrine di pietra, fornaci perfettamente conservate con il carico di vasi, sette delle sepolture della necropoli neolitica , una sepoltura con idolo femminile, frammenti di ceramica neolitica di tipo impressa a bande rosse.
Questo sito, inoltre, è stato indagato solo in minima parte. Tutto ciò che ancora nasconde rischia di non poter mai tornare alla luce.
L’avvio dei lavori per la costruzione delle villette e la cancellazione definitiva di questo plesso di interesse culturale e storico, è stato autorizzato per l’11/07/2014.
Alla luce dei fatti esposti, cosa intendano fare i Ministri per tutelare questo patrimonio storico/culturale, minacciato dalla tombatura cementizia delle villette in prossima costruzione.
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[…] Eppure la questione continua ad essere dibattuta, non soltanto sul territorio. Lo scorso 25 giugno il deputato barese Angelo Tofalo del M5S ha presentato una interrogazione al Ministro dei Beni Cultu…. Ma intanto i promotori dell’Ecomuseo Urbano del Nordbarese, una start-up nata con l’intento di […]
[…] dei Beni Culturali e dell’Interno grazie ad una interrogazione parlamentare a prima firma del deputato Angelo Tofalo (M5S) e cofirmata da me e dal collega pugliese Giuseppe Brescia. Chiedevamo al Governo Renzi cosa […]
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