Grazie Presidente,
Prima di introdurre il mio importante ordine del giorno vorrei precisare a tutti che il collega Daniele Del Grosso oggi non è in aula perché è in India! Già! Perché dopo quasi due anni in cui in questo palazzo avete fatto solo chiacchiere da bar per televisioni e giornali, ci voleva il M5S per farvi alzare il fondoschiena dalle vostre care poltrone ed andare lì dai nostri Marò a fare tutto il possibile!
Ciò detto l’ordine del giorno da me presentato relativo al decreto-legge 30 novembre 2013, n. 133, recante disposizioni urgenti concernenti l’IMU, l’alienazione di immobili pubblici e la Banca d’Italia, è il 9/1941/92.
Bene Presidente, ora, premesso che gli articoli 4 e 5 del provvedimento in titolo ridefiniscono la governance della Banca d’Italia, modificando il quadro normativo concernente il capitale della Banca d’Italia stessa nonché le disposizioni relative alla sua organizzazione;
è assolutamente non condivisibile lo strumento del decreto-legge su una questione delicata e strategica, che avrebbe dovuto essere oggetto di ampio e approfondito dibattito nelle sedi consone, cioè quelle parlamentari.
Invece ci ritroviamo qui, ancora una volta, dopo aver votato l’ennesima sfiducia a questo governo dell’inciucio, causa l’ennesimo decreto calato dall’alto!
Vorrei ricordare che gli articoli 4 e 5 sono contenuti nel Titolo II, il Titolo II riguarda le disposizioni concernenti la Banca d’Italia. Entrando più nello specifico, l’articolo 4, che ha subito anche la modifica da parte del Senato della Repubblica, tratta proprio l’argomento del Capitale della Banca d’Italia, l’articolo 5 invece, che non ha subito modifiche da parte dall’altro ramo del Parlamento, il Senato appunto, tratta la materia relativa gli Organi della Banca d’Italia, cioè l’Assemblea dei partecipanti, il Consiglio Superiore, ed il comitato costituito all’interno dello stesso Consiglio.
Presidente mi scuso se certe volte son ripetitivo ma vorrei inoltre ricordare che il decreto-legge nell’ordinamento giuridico italiano, è un atto normativo di carattere provvisorio avente forza di legge, adottato in casi straordinari di necessità e urgenza dal Governo, ai sensi dell’art. 77 della Costituzione della Repubblica Italiana.
Ora mi domano, con tutte le emergenze che questa politica partitocratica fallimentare ha creato in questi decenni andiamo ancora una volta, andate ancora una volta, con un’operazione scientifica, capillare, a favorire banche private a discapito dei contribuenti!
Con tutti i pasticci che questa classe politica ha combinato, vedere per ultimi i casi di Vincenzino l’abusivo, l’ormai quasi ex sindaco di Salerno, e l’ex ministra De Girolamo caduta anche lei sotto i pesanti colpi del M5S, si continua, continuate imperterriti a far danni alla collettività! Va bene, continuate pure, vorrà dire che vi butteremo giù uno ad uno! Senza mai fermarci!
Concludo simpatica presidente Serenidicendo che con il mio ordine del giorno si vuole impegnare quindi il Governo ad adottare, per quanto di competenza, le iniziative legislative, affinché sia ribadito che i compensi spettanti ai consiglieri superiori, ai sindaci, ai reggenti delle sedi e ai consiglieri delle succursali della Banca d’Italia siano direttamente proporzionali agli utili della Banca stessa.